Il CEN.I.R.AM. nasce all'interno dell'Università di
Messina, per rispondere alla domanda di conoscenze
multidisciplinari attorno ai temi dei riflessi
dell'intervento umano, dei rischi naturali e
dell'impatto antropico nell'area metropolitana dello
Stretto di Messina, in considerazione dell'interesse
che negli ultimi anni questi argomenti hanno
suscitato nell'opinione pubblica e negli ambienti
scientifici internazionali.
Per le proprie finalità il Centro si avvarrà della
valida esperienza maturata da alcuni docenti
provenienti dalle Facoltà dell'Ateneo, che
aderiranno, per continuare questa attività
scientifica interdisciplinare, nella certezza che:
1) l'ambiente naturale è costituito da un complesso
di sistemi interagenti, in cui l'entità delle forze
in gioco e dei rispettivi tempi d'incidenza sono
profondamente differenti;
2) le variazioni apportate dall'uomo all'ambiente
naturale comportano alterazioni che primariamente
debbono essere contenute in limiti compatibili; e,
comunque, debbono essere mitigate con azioni valide,
per evitare di trasformare le alterazioni in danni
permanenti;
3) la naturale capacità dell'uomo di adattarsi alla
natura, oggi non deve più rispondere solo alle
grandi sfide poste dall'ambiente inteso in senso
fisico,'ma deve fronteggiare le conseguenze
dell'impatto delle tecnologie e delle attività
produttive sull'ambiente naturale. L'impatto
concorrente e convergente della crescita della
popolazione umana e dello sviluppo tecnologico ha
raggiunto una tale incremento, che la stessa
capacità di adattamento spontaneo dell'ambiente
naturale non riesce a tenere il passo dell'azione
umana e rischia di pervenire ad esiti imprevedibili
e nocivi per la nostra specie;
4) la conservazione della flora, la sistemazione
razionale dei versanti e degli alvei fluviali, cosi
come la conservazione delle sorgenti, delle falde,
dei litorali e più in generale dell'aria, del mare e
dei laghi sono obiettivi essenziali e irrinunciabili;
5) i fenomeni sismici e vulcanici, non modificabili
né influenzabili dall'uomo, avvengono repentinamente
secondo leggi naturali; le loro conseguenze sono
però parzialmente attenuabili attraverso una
costante, continua e totale azione di prevenzione;
6) l'uomo ricorre a forme di intervento sulla natura
suscettibili di produrre danni, la cui crescita non
si elimina, ma si accumula e supera i tempi della
durata della vita media dell'uomo. Per altro verso,
gli interventi con effetto negativo si vanno
rapidamente intensificando e le capacità di
previsione sono fortemente aumentate; ne consegue
che è opportuna e necessaria una corretta
programmazione a lungo termine, basata sui
presupposti scientifici disponibili, sia in tema di
gestione del territorio, sia in tema di attività
umane sostenibili su scala regionale e globale.
Diventa essenziale governare i fenomeni di natura
antropica sugli ambienti naturali, per limitarne gli
aspetti negativi.
L'insieme di questi obiettivi è conseguibile a
condizione che esista un costante ed efficiente
monitoraggio, idoneo a consentire di recepire ed
elaborare i dati, per programmare le azioni adeguate
sulla scorta di metodologie scientifiche avanzate.
Il Centro, in questo quadro, si pone come obiettivo:
il coordinamento di ricerche multidisciplinari su
temi riconducibili a questioni ambientali, la
consulenza scientifica a favore di Enti locali per
la migliore gestione del territorio,
l'organizzazione di incontri scientifici per
discutere su questi temi, attività di divulgazione e
di informazione scientifica, per promuovere la
sensibilizzazione verso i problemi ambientali.”
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